Installazione e manutenzione climatizzazione

Installazione e manutenzione climatizzazione

Come funziona un impianto di climatizzazione?

Un impianto di climatizzazione, detto anche “pompa di calore”, quando genera sia aria fredda che aria calda, è una macchina termica che lavora trasferendo calore da un ambiente a temperatura più bassa (sorgente fredda) ad un altro a temperatura più alta (sorgente calda), attraverso l’energia elettrica.

Da cosa è composto un impianto di climatizzazione?

I principali componenti sono:

  • Compressore
  • Condensatore
  • Una valvola di espansione
  • Evaporatore

Il compressore crea la differenza di pressione che consente al ciclo di ripetersi, esso pompa poi il fluido refrigerante attraverso l’evaporatore in cui appunto, l’acqua evapora a bassa pressione, assorbendo calore dall’esterno (aria, terra, acqua), successivamente lo comprime e lo spinge all’interno del condensatore, dove condensa ad alta pressione rilasciando il calore precedentemente assorbito all’esterno.

Il fluido refrigerante cambia di stato all’interno dei due scambiatori di calore: infine nell’evaporatore passa da liquido a gassoso e di nuovo nel condensatore passa da gassoso a liquido.  Installazione e manutenzione climatizzazione

L’efficienza del climatizzatore

Il vantaggio del climatizzatore, deriva dalla sua capacità di fornire più energia di quella elettrica utilizzata per il suo funzionamento in quanto estrae calore dall’ambiente esterno (aria-acqua).

L’efficienza di un impianto di climatizzazione è misurata dal C.O.P coefficiente di prestazione, ovvero il rapporto tra energia fornita ed energia elettrica consumata.

Il coefficiente è variabile a seconda del tipo di climatizzatore e delle condizioni di funzionamento ed ha, in genere, valori prossimi a 3-4, ossia per 1 kWh di energia elettrica consumato, fornirà 3 kW (2580 Kcal) di calore al mezzo da riscaldare.

Come utilizzare l’impianto di climatizzazione

I climatizzatori fissi sono provvisti di un telecomando che permette di gestire ogni sua funzionalità:

  • Accensione
  • Spegnimento
  • Impostazione della temperatura
  • Scelta tra le diverse velocità di ventilazione

Anche se può essere un oggetto familiare per noi, per un funzionamento ottimale, è sempre consigliabile leggerne il manuale d’uso.

Consiglio: non utilizzate l’impianto di climatizzazione per trasformare l’ambiente in una ghiacciaia, piuttosto producete una temperatura gradevole e una deumidificazione appropriata, variando di qualche grado la temperatura.

Ma cosa molto importante NON direzionate l’aria condizionata verso di voi, soprattutto se siete accaldati.

  • Per l’aria fresca, le alette andrebbero puntate verso l’alto, in quanto l’aria fredda, più densa e quindi più pesante rispetto all’aria del locale, tende a scendere e ad espandersi uniformemente dall’alto verso il basso.
  • Per l’aria calda invece, in quanto più leggera, è consigliabile puntarla verso il basso.

Installazione e manutenzione climatizzazione

Quale tipologia di climatizzazione utilizzare

Installazione e manutenzione climatizzazione

I climatizzatori non sono tutti uguali, e si differenziano per struttura, funzionalità, tecnologia, destinazione d’uso, consumi e BTU, e non solo per fascia di prezzo e marchio.

Acquistare un climatizzatore non è facile come scegliere un lettore dvd, perché le variabili da considerare sono moltissime, e va sempre valutata la difficoltà di installazione, che si traduce poi in un costo da corrispondere al tecnico.

Per questo motivo, prima di addentrarti nella fase di ricerca, è importante conoscere i vari tipi di climatizzatori esistenti, e le relative caratteristiche.

Iniziamo.

Tipi di climatizzatori: monosplit o multisplit

Durante la ricerca del climatizzatore perfetto per le tue esigenze ti sarà sicuramente capitato di imbatterti in questi due termini, monosplit e multisplit.

Non ti spaventare, in realtà la definizione è alquanto semplice da comprendere.

Un climatizzatore è composto, in genere, da due elementi principali, l’unità esterna – che generalmente viene definita, nel gergo comune, motore – e l’unità interna, quella che installiamo dentro casa e dalla quale fuoriesce l’aria fresca o calda.

Con il termine split si identifica, di fatto, l’unità interna.

Quindi, la differenza tra monosplit e multisplit è ora facilissima da immaginare:

  • il climatizzatore monosplit è composto da un’unità esterna alla quale è collegata una sola unità interna;
  • il climatizzatore multisplit, invece, è composto da un’unità esterna alla quale sono collegati due o più unità interne. Queste unità interne possono poi avere diverse combinazioni e potenze, a seconda delle necessità.

In genere, quelli più diffusi sono i modelli dualsplit, quindi con due unità interne collegate ad una esterna, ma ne esistono anche con più dispositivi.

Introdotta originariamente per le attività commerciali e per gli uffici di grandi dimensioni, la tipologia dei climatizzatori multisplit si è poi diffusa anche nel settore residenziale.

Risulta molto comoda, ad esempio, in quelle condizioni abitative che non consentono l’installazione di più unità esterne, magari per vincoli condominiali. Installazione e manutenzione climatizzazione

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Climatizzatore a parete

I climatizzatori possono essere disposti in vari punti dell’ambiente, ma la tipologia più diffusa, soprattutto nel residenziale domestico, è il modello a parete.

Si tratta del classico dispositivo agganciato alla parte alta della parete verticale, leggermente distanziato dal soffitto.

Di solito si installa nella parte centrale della stanza, così da permettere la miglio distribuzione dell’aria.

Climatizzatori a cassetta

La tipologia di climatizzatori a cassetta è diversa da quello a parete, sia per dimensioni che per modalità di installazione, oltre che per destinazione d’uso.

Infatti, si tratta di un tipo di climatizzatore che si installa, di solito, sul soffitto, incassato però all’interno di una contro-soffittatura.

Nati per esigenze commerciali e business, i climatizzatori a cassetta si sono diffusi con il passare degli anni anche nel settore domestico, soprattutto in case più moderne e dotate di contro-soffittature.

Nonostante le sue dimensioni spesso corpose, la parte visibile è solo la griglia dalla quale fuoriesce il getto d’aria, il che rende, di fatto, l’ingombro minimo.

Esistono climatizzatori a cassetta sia monosplit che multisplit, a seconda delle necessità puoi scegliere uno o l’altro. Considera che una unità è, in genere, in grado di climatizzare un ambiente di 25-30 mq, ma ti consigliamo di calcolare i BTU per scegliere il prodotto migliore per le tue esigenze.

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Potreste incappare nei casi descritti se la rete infatti non è “pulita” e potreste essere vittima di:

  • Cali e sbalzi di tensione – causati di solito da carichi elevati in accensione o in arresto con possibili danni a computer, comandi elettronici e lampade
  • Distorsione delle armoniche – alterazione nei cicli di frequenza della corrente con conseguente surriscaldamento di motori e trasformatori, e danni a interruttori, fusibili e relè
  • Squilibri di tensione – differenze significative nelle tensioni di fase maggiori del 2 % con surriscaldamento di motori e trasformatori
  • Flicker – cali di tensione ciclici che provocano lo sfarfallio delle luci con relativo calo di produttività nelle risorse produttive
  • Transitori – aumenti di tensione rapidi e intensi causati dall’accensione o dallo spegnimento delle apparecchiature, dalla commutazione dei condensatori e da fulmini che possono bloccare i computer, bruciare le schede a circuito stampato e danneggiare l’isolamento elettrico.

Altri campanelli di importanza secondaria possono mettervi in allarme per guasti nell’impianto o nella qualità della rete:

  1. Blocco ripetuto di più computer
  2. Sfarfallio delle luci
  3. Surriscaldamento di un motore

Queste condizioni si verificano di solito nell’impianto stesso e pertanto ricadono sotto la vostra responsabilità e non sotto quella del fornitore elettrico. Noi possiamo aiutarvi ad individuarle, ripararle ed evitarle grazie ad una prevenzione e ad una manutenzione adeguata.

Climatizzatore a pavimento

Il nome di questa tipologia di climatizzatore può trarre in inganno, facendoci pensare ad un dispositivo integrato nel pavimento, una sorta di climatizzatore a cassetta speculare, ma non è così.

Con climatizzatore a pavimento si fa riferimento a modelli fissati sulla parete verticale, a pochi centimetri dal battiscopa e dal pavimento, oppure appoggiati direttamente su quest’ultimo.

Ne esistono diversi modelli, alcuni con la fuoriuscita del getto d’aria superiore e inferiore, in modo da climatizzare in modo più omogeneo gli ambienti.

Questa tipologia di climatizzatore presenta alcuni vantaggi rispetto al tradizionale modello a parete.

Ad esempio, può essere installato anche in appartamenti dai soffitti più bassi, come le mansarde. Inoltre, sono più comodi da pulire, perché non c’è bisogno di prendere un scala per raggiungerli.

Climatizzatore canalizzabile

Un’altra tipologia di climatizzatore esistente è il cosiddetto “canalizzabile” “canalizzato”.

Si tratta di una soluzione adatta a grandi ambienti, ad esempio a stabilimenti oppure a case con ampia metratura o distribuite su più piani, che non potrebbero essere climatizzate in modo omogeneo se non installando un dispositivo in ogni stanza.

Come funziona?

È dotato di una o più unità esterne che generano l’aria fresca o calda, che viene poi trasportata alle varie fessure disposte nella casa attraverso un sistema, appunto, canalizzato.

La canalizzazione richiede la creazione di contro-soffittature per il passaggio dei tubi.

Climatizzatori senza unità esterna

Nella prima parte della nostra guida abbiamo spiegato la differenza tra monosplit e multisplit, sottolineando l’esistenza di due elementi a comporre il climatizzatore: l’unità interna e l’unità esterna.

Però, esistono casi in cui non è possibile installare un’unità esterna, perché le regole condominiali lo vietano o perché il palazzo è soggetto a vincoli storici e architettonici.

In questo caso, si può optare per un altro tipo di climatizzatore, quello senza unità esterna.

Per la sua installazione è necessaria l’affissione ad una parete che comunica con l’esterno, perché verranno praticati dei fori che consentono lo scambio termico, funzione generalmente svolta dall’unità esterna.

Rientrano in questa categoria anche i climatizzatori portatili. 

Conclusioni

Come vedi, sul mercato oggi esistono svariati tipi di climatizzatori tra i quali scegliere, a seconda delle proprie esigenze specifiche, del budget a disposizione, del produttore.

Se hai bisogno di un consiglio per orientarti nella scelta, non esitare a contattarci.