Assistenza Impianto Idrico

La mediterranea Impianti leader nel settore dell’impiantistica, offre assistenza tecnica al tuo impianto idrico!

I nostri tecnici specializzati sapranno risolvere il tuo problema in maniera tempestiva e professionale! 

Manutenzione ordinaria o straordinaria: quando l’una e quando l’altra?

Dov’è localizzato il problema? l’intoppo sta riducendo l’efficienza? serve una Termoispezione

Come fare per sapere se effettuare la manutenzione ordinaria, piuttosto che straordinaria?

Ordinaria

Si parla di manutenzione ordinaria di un impianto quando si effettua un periodico controllo di tenuta, di portata, di stato biologico dell’impianto e di eventuali operazioni necessarie, quali: la pulizia, la messa a norma, la sostituzione di un filtro anticalcare, la sostituzione di uno o più raccordi idraulici che presentano segni di cedimento o potenziali rischi, la prova di tenuta di pressione, la prova di qualità delle acque (durezza), la sostituzione di un rubinetto o miscelatore.

Straordinaria

Questo tipo di manutenzione spesso riprende le casistiche di quella ordinaria in forma più urgente sul piano tecnico, tempistico e prioritario rispetto al regolare esercizio di impianti e/o dispositivi. In tutti e due i casi sarà possibile applicare il regime di Iva agevolata con detrazione fiscale fino al 65%.

Manutenzione idraulica: su quali impianti?

La manutenzione “domestica” avviene sui seguenti impianti:

  • Idraulico sanitario
  • Di riscaldamento (tradizionale e a pavimento)
  • Di condizionamento
  • Di scarico o deflusso

Il punto di partenza di un impianto idraulico coincide col punto di riconsegna del contatore e si sviluppa in orizzontale o verticale, in questo caso dall’acquedotto comunale fino alle utenze, tramite le “colonne di adduzione” poste in maniera da permettere alla pressione (bar) di ottenere la corretta diramazione orizzontale per il carico idrico al piano.

A tal fine, è anche importante che sia rispettato il giusto diametro delle tubazioni e le pendenze per lo smaltimento.
Tendenzialmente, l’impianto idraulico sanitario gestisce due tipi di acque:

Acque chiare

Le acque chiare (o bianche) sono le acque erogate, in pressione, per l’afflusso dell’acqua (potabile e non potabile) che garantisce i fabbisogni quali l’igiene, la pulizia, il lavaggio e l’accumulo.

Se non vengono contaminate da scarico wc o acque nere, si chiamano chiare anche quelle di deflusso.

Acque nere

Le acque nere sono le acque di scarico o di smaltimento che vengono incanalate nella tubazione verticale dell’edificio appunto per lo smaltimento in fognature o in fossa biologica.

Impianto idraulico o idrico-sanitario

L’impianto idraulico sanitario è detto idrico sanitario per via dell’utilizzo finale, quale lavaggio e pulizia della persona e del suo ambiente.

Per questo motivo è anche difficile che ne venga interrotta l’erogazione in maniera coatta

Come si suddivide il collettore dell’impianto idraulico 

Il collettore è nato per distribuire l’acqua in pressione nel circuito idrico in modo ordinato a tutte le utenze (per esempio cassetta wc, sanitari del bagno, cucina, termosifoni in impianto termico etc).

  • Ingresso ed uscita collettore idraulico

Il collettore ha sempre un ingresso principale (mandata da principale o caldaia) di maggiore portata ed un’uscita principale, anch’essa di maggiore portata nel caso di impianto termico oppure con sole uscite di diametro inferiore come nel caso di impianti sanitari.

  • Derivazioni

Il percorso dell’acqua tra l’ingresso e le uscite è attraversato da delle “sotto-uscite” dette derivazioni che avranno anch’esse una direzione di entrata o di uscita, fredda calda verso le varie utenze.

Nessun problema

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